L'Aquila reale è un uccello rapace di grandi dimensioni, con la testa nettamente sporgente, coda ampia e lunga quasi quanto la larghezza delle ali. Il colore è, nell'adulto, uniforme, marrone scuro con riflessi rosso-dorato sul dorso e sul capo, mentre negli individui giovani o immaturi sono di norma ben visibili in volo le macchie bianche sulle ali e sulla coda. Durante il volteggio le ali sono rivolte verso l'alto a formare una "V" molto aperta. Si distingue in volo dagli altri rapaci soprattutto per le notevoli dimensioni che nella femmina possono arrivare fino a 2 metri di apertura alare ed a 6 chilogrammi di peso. |
Comportamento |
Durante tutto l'anno l'Aquila compie spettacolari parate effettuando il caratteristico volo a festoni sia per difendere il proprio territorio e sia, nel periodo riproduttivo, per il corteggiamento. Il volo a spirale, caratteristico per il controllo del territorio, è sostenuto dalle correnti termiche ascensionali che si formano nelle ore più calde. Il volo di caccia invece viene svolto generalmente a bassa quota costeggiando i fianchi delle montagne per sorprendere le prede che cattura in genere al suolo. |
Alimentazione |
Preda soprattutto mammiferi di piccole e medie dimensioni. Nel territorio del Parco Nazionale della Majella, l'Aquila si nutre principalmente di lepri, piccoli di volpe, coturnici ed altri uccelli di medie dimensioni, e, soprattutto nel periodo invernale, anche di carogne. |
Habitat |
Zone di montagna, con presenza di pareti adatte alla nidificazione ricche di nicchie ed anfratti al di sotto di ampie praterie, dove si svolge l'attività di caccia. Nel Parco della Majella si registra la presenza di circa 4-5 coppie. |
Segni di presenza e avvistamento |
L'osservazione in volo rappresenta la prova indiscussa della presenza dell'Aquila reale. Oltre alle già ricordate caratteristiche del volo la si può distinguere anche per le evidenti penne apicali delle ali (remiganti primarie) che in volo assumono il tipico aspetto di una mano aperta con le dita distese. Le Aquile adulte sono in genere poco vocifere ed emettono il loro classico verso "kiok-kiok-kiok" solo in periodo riproduttivo (marzo-luglio) e comunque raramente. I giovani sono invece molto vociferi sia prima dell'involo e sia una volta lasciato il nido, per richiamare l'attenzione dei genitori. |
Durata della vita |
La specie è alquanto longeva. In libertà raggiunge i 15-20 anni di vita; in cattività vi sono delle segnalazioni di individui che hanno raggiunto anche i 50 anni. |
Come già detto, nel Parco vi sono 4-5 coppie. Nel complesso la specie ha risentito negli anni passati delle uccisioni illegali (carogne avvelenate e caccia di frodo) ed in alcuni casi anche della modifica irreparabile del proprio habitat - emblematici sono i casi della valle di Taranta Peligna e della Majelletta. Negli ultimi anni comunque, con la nascita del Parco e con la tutela degli ampi territori montani, la specie appare in leggera ripresa.